Giovedì 4 dicembre 2025 dalle ore 8:30 a 15:00 si terrà il Convegno “Comunità Energetiche Termiche e Geotermia a bassa profondità: L’esperienza Europea – Opportunità di sviluppo per il territorio e di risparmio per la Collettività” presso Villa Doria D’Angri (c.g.), Via Francesco Petrarca 80, Napoli.
Il Contesto
Il Piano Europeo RePowerEU impegna tutti i Paesi Membri alla Decarbonizzazione entro il 2050. Questo vuol dire che devono essere abbandonati tutti i processi alimentati da combustibili fossili, che emettono anidride carbonica. L’obiettivo ambientale della Transizione Energetica si sposa con la necessità di raggiungere anche la Sicurezza Energetica, ovvero l’indipendenza dalle importazioni.
In Italia, quasi il 50% dei combustibili fossili è utilizzato per usi termici negli edifici. Peraltro, i suddetti consumi si concentrano per il 75% nelle città dove, alla domanda di riscaldamento invernale, si affianca e cresce quella di raffrescamento estivo, oggi soddisfatta quasi esclusivamente per mezzo di apparati energivori che disperdono calore in atmosfera, senza alcuna pianificazione urbana, che aggravano il fenomeno dell’isola di calore estiva.
Sebbene questa situazione sia evidente, è tuttora ampiamente sottovalutata in Italia. Sembra manchi del tutto la consapevolezza nella pubblica opinione che tutti gli impianti a metano devono essere dismessi (gradualmente, ma inesorabilmente).
E manca anche la percezione che le Pompe di Calore Aerotermiche e i climatizzatori domestici presentano una scarsa efficienza e dunque elevati costi di esercizio. L’evoluzione del clima nel breve e medio periodo può solo peggiorare la situazione, esponendo un numero sempre maggiore di famiglie alla “povertà energetica”, a causa dei crescenti costi, che non tutti possono sostenere adeguatamente.
Affrontare il Problema
La Geotermia può contribuire ampiamente a contrastare la tendenza all’aumento della Povertà energetica dovuta agli utilizzi termici (servizio di Raffrescamento estivo e Riscaldamento invernale).
Ovviamente, non si parla di geotermia per generazione di energia elettrica, ma dei sistemi basati su Geoscambio e Geotermia a bassa profondità, impropriamente detti a “Bassa Entalpia”.
In aree urbane questa tecnologia è sfruttabile al meglio favorendo la realizzazione di reti urbane per la condivisione dell’energia termica a bassa temperatura (reti dette: “di quinta generazione”), alla quale ciascun prosumer (produttore e/o consumatore) può allacciarsi, estraendo calore per Riscaldamento invernale o fornendo calore da climatizzatori per Raffrescamento estivo e sistemi informatici, frigoriferi o altro.
A queste reti di “quinta generazione” la Geotermia di bassa profondità fornisce un riferimento termico stabile a bassa temperatura costituito da sistemi di scambio col terreno o con la falda, effettuando anche un accumulo energetico inter-stagionale.
La gestione di tali reti è preferibile sia effettuata mediante la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili anche Termiche.
La situazione internazionale
Recenti progetti di Ricerca a livello europeo hanno evidenziato da un lato la grande efficacia per la decarbonizzazione e la sostenibilità economica delle reti urbane a bassa temperatura, e dall’altro il forte ritardo dell’Italia tra i Paesi UE, sia in termini di sviluppo tecnico che dei necessari strumenti normativi e finanziari.
Dentro la cornice di questo ritardo nazionale spicca la situazione del Meridione d’Italia, dove è totalmente assente qualsiasi rete di distribuzione, sebbene le condizioni climatiche siano tali (come Grecia e Spagna) da poter sfruttare al meglio il bilanciamento stagionale tra la domanda di Riscaldamento e di Raffrescamento.
Convegno a Napoli
Sul tema si incentra il Convegno del 4 dicembre 2025, presso la Villa Doria D’Angri a Napoli, che si tiene a distanza di una settimana dalla pubblicazione del Rapporto annuale SVIMEZ, dove si avanzano proposte anche in merito alla Geotermia.
Scopo del Convegno è fare informazione sul contributo che le Comunità Energetiche Rinnovabili (anche) Termiche basate sulla tecnologia delle Reti di quinta generazione possono offrire non solo sui temi della Transizione e Sicurezza Energetica nei centri urbani, ma anche per il contrasto al rischio crescente di Povertà Energetica e la creazione di opportunità di crescita e innovazione nel contesto meridionale.
Il Convegno è di una giornata. Non si limita alla descrizione degli aspetti tecnici, ma affronta il tema degli strumenti (norme tecniche, regolamenti, sostegni finanziari, modello di sviluppo economico e sociale) necessari per rendere attuabili le Comunità Energetiche Rinnovabili Termiche, con particolare attenzione al Meridione d’Italia, dove è maggiore (e in crescita) la domanda di Raffrescamento.
Al termine del Convegno sarà avanzata una proposta concreta per lo sviluppo di un progetto pilota dimostrativo su scala di rione cittadino.

