A Roma, 16 maggio 2024, AIPIN con ISPRA su “Emergenza alluvioni, frane e siccità: il ruolo dell’Ingegneria Naturalistica e delle NBS”
In un incontro con la stampa prima e poi attraverso un workshop su casi di studio, l’Associazione Italiana Per l’Ingegneria Naturalistica (AIPIN) e l’Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) affronteranno il tema del dissesto idrogeologico e del cambiamento climatico quali concause conclamate delle frequenti emergenze, i gravi danni e le numerose vittime che si registrano ogni anno e delle azioni che possiamo mettere in campo per contrastarle.
Alluvioni e frane affliggono aree montane, campagne, città, fiumi e litorali e – altra faccia della medesima medaglia- gli eventi siccitosi che caratterizzano ormai l’intera penisola. Erosione, frane, alluvioni sarebbero fenomeni naturali, ma creano danni se si costruisce e vive in zone a rischio. Cosa fare?
Certo, spingere sulla transizione ecologica che larga parte del mondo sembra aver abbracciato (almeno quanto a obiettivi dichiarati), ma soprattutto tornando ad ispirarci alla Natura.
Le soluzioni basate sulla Natura, in inglese Nature Based Solutions – NBS, in quanto soluzioni volte al ripristino, recupero o protezione di processi naturali a tutela di ecosistemi e biodiversità, con vantaggi anche per il benessere umano, risultano vincenti. Strategie e programmi europei e nazionali, anche sostenuti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), vanno in questa direzione.
Qualora si debba ricorrere a interventi strutturali di mitigazione del rischio (c.d. interventi di “protezione”) le tecniche di Ingegneria Naturalistica devono essere privilegiate, in quanto esse utilizzano le piante come materiale da costruzione, in abbinamento con legno e materiali naturali biodegradabili, per realizzare interventi di rivestimento (antierosivi), stabilizzazione (rinforzo radicale) e di consolidamento (sostegno) di versanti e sponde, favorendo una successione para-naturale della vegetazione e rendendo più armonici i nostri paesaggi, con benefici estetici e ricreativi e minore impatto sul Capitale Naturale rispetto alle infrastrutture grigie.
Il 16 maggio si pone come una giornata di formazione e confronto, ove saranno presenti, assieme agli esperti di AIPIN e ISPRA, rappresentanti delle Istituzioni, del mondo delle imprese, degli ordini professionali e della stampa.
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