Il prossimo venerdì 4 maggio a Roma, presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università Sapienza si terrà un workshop a conclusione di un tavolo di lavoro istituito dal Dipartimento di Protezione Civile per la definizione della pericolosità dei vulcani sottomarini, insulari e costieri in Italia.
Al tavolo hanno partecipato numerosi esperti di vulcanologia e geologia marina che hanno lavorato diversi mesi per produrre un rapporto finale che gerarchizzasse i diversi tipi di geohazard presenti in 17 apparati o gruppi di apparati considerati attivi.
Fin dalle prime fasi dei lavori, la commissione si è trovata di fronte al problema di omogeneizzare uno stato di conoscenze e di dati disponibili estremamente differente per i diversi apparati e, in genere, insufficiente a formulare una valutazione completa dell’hazard vulcanico.
Per questo motivo, i lavori della commissione sono stati organizzati in discussioni approfondite e collegiali per ciascun apparato, coinvolgendo specialisti al di fuori della commissione laddodove se ne è ravvisata l’esigenza, per arrivare ad una definizione degli scenari di pericolosità e quantificazione dell’hazard e dei possibili tempi di ritorno. Questa quantificazione, richiesta dal DPC ed essenziale per una gestione dell’hazard, non si è basata su una parametrizzazione di grandezze fisiche o vulcanologiche (impossibile) ma su un “giudizio collegiale esperto”espresso da tutta la commissione. Tale metodologia ha evidenti limitazioni ma e parsa l’unica possibile ed è stata preferita ad una gerarchizzazione basata su parametri “oggettivi” ma talmente disomogenei da apparato ad apparato da risultare totalmente falsata.
Nel workshop i risultati dei lavori verranno illustrati alla comunità scientifica per condividere, discutere ed quindi arricchire il lavoro fatto dal tavolo di lavoro.
L’invito a partecipare e quindi aperto a tutti i vulcanologi e geologi marini interessati a dibattere, nei molti momenti di discussione previsti dal programma di pericolosità geologiche a mare legate al vulcanismo.