1987-2017 – anniversario dell’alluvione in Valtellina
Sono passati 30 anni dal drammatico luglio del 1987, quando la Valtellina venne colpita dal disastro. Le frane e le esondazioni provocarono 53 morti, migliaia di sfollati e la distruzione di interi centri abitati, strade e ponti. La tragedia avvenne in due fasi: a metà luglio le inondazioni, a fine mese la grande frana della Val Pola.
Il dissesto della Valtellina accese nuovamente in Italia il dibattito sul rischio idrogeologico e sulle responsabilità dell’uomo in questo tipo di eventi. Alcuni politici e amministratori parlarono di ineluttabilità dei fenomeni franosi. Altri, fra cui i geologi, sottolinearono, invece, come negli ultimi decenni il territorio fosse stato alterato, modificato da interventi edilizi scriteriati in assenza di un corretto sviluppo urbanistico. La carente qualità delle opere idrauliche, l’assenza di attenzione e cura dei versanti, l’abbandono delle aree montane e la mancanza di una cultura attenta al territorio furono le vere cause del disastro.
Oggi a distanza di un trentennio dall’evento, le cose sono sicuramente cambiate: sia per l’introduzione della Legge 102 del 1990 più nota come “Legge Valtellina”, che stanziò fondi destinati ad interventi su strade, infrastrutture tecnologiche e piani di riassetto idrogeologico per la tutela del territorio, sia per gli aspetti legati alla conoscenza geologica e ambientale di pericolosità del territorio.
Ma ad oggi, quanto grandi sono stati i cambiamenti? Quale grado di percezione e coscienza dei problemi di carattere ambientale e geologico è stato raggiunto dalla società civile e dalla politica? C’è stato un vero cambiamento culturale di direzione nella gestione del territorio in Italia?
Per rispondere a queste domande il Consiglio Nazionale dei Geologi in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Regione Lombardia organizzano a Morbegno il 22 settembre 2017 presso l’Auditorium S. Antonio il Convegno:
“Valtellina 30 anni dopo: cultura, normativa e politica del territorio quali cambiamenti?”
L’evento oltre a ricordare coloro che hanno perso la vita sarà l’occasione per ripercorrere, attraverso l’evoluzione tecnica e normativa, il percorso di questi 30 anni cercando di trarre spunti di riflessione utili per il futuro.
Il convegno si articolerà la mattina del 22 settembre, dopo i saluti istituzionali, con una serie di interventi di relatori tecnici e politici mentre nella sessione pomeridiana si terrà una tavola rotonda che vedrà dibattere sul tema del dissesto idrogeologico figure politiche e istituzionali.
Evento Gratuito
APC: crediti attribuiti n. 8
Esonero docenti geologi:  il MIUR, con nota del 18 maggio 2017 – Prot. 0021935, ha concesso per i docenti geologi di ogni ordine e grado l’esonero dall’obbligo di servizio per il giorno 22 settembre 2017

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